L'AUTORE SI RACCONTA
FrancoAngeli 2012
Postfazione di Alessandra Avanzini
"Una delle domande che mi rivolgono bambini o adulti, è se ho scritto, o scriverò, un'autobiografia. Rispondo di no, cercando di spiegarne le ragioni. Le autobiografie somigliano alle foto-ritratto, quelle in cui ci si mette in posa. Chi scrive un'autobiografia, scrive quello che crede d'essere, o vorrebbe essere, o vorrebbe si vedesse in lui, spesso le tre cose insieme, in un groviglio inestricabile di forzature e intenzioni. L'unica possibile autobiografia di un autore è quella che, continua, involontaria, implicita e indiretta, scorre nei suoi testi, soprattutto quelli non autobiografici. Raccontando storie d'altri, e d'altro, racconta senza deformazioni, sebbene in diversissime forme, la sua storia. Un'autobiografia è un racconto come gli altri: finzione, visione. Un'autobiografia va letta come opera dell'immaginario, il cui modo e materia sono l'adattamento di fatti, vissuti, ricordi veri o ricostruiti, ad una "figura" più o meno consapevole di sé. Questa autobiografia, per contraddire il meno possibile quanto ho affermato, si dichiara dunque, fin dall'inizio, come un falso: la sua verità, tutta da scoprire, soprattutto per me, è il modo in cui ricordo, rivelo, trasformo o nascondo certe cose."
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